Top Gun | Recensione

Il più elevato numero di adesioni nella marina militare statunitense dopo l’attacco di Pearl Harbor. Ecco cos’è stato Top Gun: una fottuta macchina propagandistica. Pellicola che fin da subito ottenne immediatamente lo status quo di cult movie, le ragioni sono molteplici, ma in particolare per la sua atmosfera pre-mtv generation. Turbo-machismo da un lato, romance dall’altra. Venduto!

Top Gun fu anche uno dei primi successi del produttore Jerry Bruckheimer (se non sapete chi sia, sappiate che quest’uomo ha fatto la storia dell’action degli anni ’80 e ’90, da Beverly Hills Cop ad Armaggedon, fino a I Pirati dei Caraibi). Per Top Gun Bruckheimeir scelse alla regia Tony Scott (fratello di Ridley), poiché di recente aveva realizzato uno spot per un’auto Saab in cui appariva un caccia militare. True Story.

La pellicola fu finanziata in parte dalla stessa difesa statunitense, con risultati probabilmente inattesi poiché fu un successo oltre ogni loro aspettativa, tanto che per l’occasione la marina militare organizzò una campagna di adesioni fuori dai cinema per adescare qualsiasi ragazzo fomentato dopo i titoli di coda.

Top Gun è un collage di immagini suggestive da eterno tramonto degno di Alpha Centauri: aerei con tramonto, motociclette con tramonto, bionda con tramonto, e così via. Le scene aeree furono realizzate in collaborazione con la marina tramite vere operazioni di addestramento dei piloti. In un caso specifico Tony Scott chiese di poter virare la nave verso una determinata direzione per effettuare alcune riprese in un certo modo, gli risposerò che per una tale operazione erano necessari 25 mila dollari. Detto-fatto, la produzione staccò l’assegno richiesto. 

Top Gun non è solo uno dei più grandi pop-cult dei suoi anni, ma è addirittura giunto lì dove pochi altri sono arrivati, realizzando sogni che per alcuni si sono davvero concretizzati diventando piloti dell’aeronautica. Tecnicamente Tony Scott fece miracoli realizzando un film che combaciava perfettamente con lo spirito dei tempi, oggi diremmo acchiappa-like. Top Gun fu la pellicola più vista nel 1986 con un incasso pari a 350 milioni di dollari a livello globale. La soundtrack vendette migliaia di copie, d’altronde la musica è parte integrante di Top Gun, nella forma e nella sostanza, Take my breath away è ancora dentro di noi.