Di Top Gun si può dire di tutto: che sia un film sciocco, pro-americano, pro-militarista, un megaspot a favore dell’aviazione statunitense, un videoclip musicale nascosto da film, eccetera, eccetera, ma resta il fatto che sia uno dei cult più indiscussi di una/due generazioni di ragazzi cresciuti con “il sogno americano”. Oggi la realtà è completamente diversa, le promesse di un mondo migliore sono state tutte infrante, le ambizioni perdute come lacrime nella pioggia. Ma allora quale altro sogno può offrirci questo sequel? Boh, ma a noi fa comunque piacere che sia ritornato, con i suoi tramonti perpetui e quel giro di motocicletta che fa tanto uomo-di-mezza-età-in-crisi-esistenziale.
Solo al cinema dal 25 maggio
Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.