Midway | Recensione

Midway recensione

Midway recensione

La storia è quel luogo meraviglioso scolpito dai vincitori. In passato le guerre erano il mezzo più risoluto per risolvere le divergenze e spostare gli equilibri del mondo, spesso decise dalle sorti di una singola battaglia. Costantinopoli, Waterloo e Stalingrado sono solo alcuni degli esempi più celebri, ma la lista è molto più lunga, tra cui annoveriamo la battaglia di Midway, combattuta tra il Giappone e gli Usa durante la seconda guerra mondiale dopo il bombardamento di Pearl Harbor.

Roland Emmerich torna con il suo stile alla regia di questo blockbuster prodotto con l’aiuto di finanziamenti racimolati un po’ dovunque, e in parte provenienti dalla Cina, che in tal caso non perde l’occasione di contribuire nel mostrare sul grande schermo una delle più scottanti umiliazioni subite dal paese del sol levante, l’odiato vicino asiatico.

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Midway è un’opera che detiene tutti i connotati del regista di Independence Day, nel bene e nel male, poiché sebbene sia una ricostruzione storica con dei personaggi realmente esistiti, quest’ultimi divengono delle macchiette bidimensionali in funzione di un modello narrativo anni ’50.

Opera che inoltre, come già visto in passato, è afflitta dal solito e stucchevole sciovinismo, a causa di un fervido patriottismo del cineasta tedesco per la bandiere a stelle e strisce. Un sentimento che non è ancora chiaro se provenga da una sua reale convinzione o semplicemente per sano opportunismo. Il dubbio rimane.

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Malgrado Midway sul piano tecnico non disponga di  una computer grafica sempre all’altezza delle circostanze, intrattiene alla meglio nelle sequenze di pura azione, difatti spinge l’acceleratore proprio in quella direzione e aiuta non di poco a raggiungere i titoli di coda senza troppi sbadigli, giacché il resto del film è tutt’altro che entusiasmante, nonostante abbia dalla sua parte un ottimo cast, tra i quali spiccano Woody Harrelson, Patrick Wilson e Dennis Quaid. 

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Tuttavia diamo atto a Emmerich di essere uno dei più grandi maestri dell’arte del blockbuster, il regista di Stoccarda gode del talento di spettacolarizzare tutto ciò che possiede tra le mani con una sicurezza disarmante, quella che può avere solo un cineasta navigato come lui, anche quando non possiede un budget adeguato alle sue aspirazioni. Una dote piuttosto invidiata tra gli addetti ai lavori di Hollywood, e che fino ad oggi gli ha permesso di realizzare i suoi sogni.

Nel complesso possiamo tranquillamente ritenere Midway un buon blockbuster che mette in campo una notevole messa in scena che funziona e diverte in modo genuino, da mero cinema di intrattenimento. A patto però che non prendiate tutto troppo sul serio, altrimenti Emmerich ci resta male.