Ma quanto sono belli gli horror low budget? Quanto si hanno a disposizione pochi spiccioli le opzioni si riducono prevalentemente a due strade: Prima opzione, fai il classico b-movie senza infamia e senza lode, nella speranza di venderlo direttamente nel mercato Home Video giusto per raccattare qualche soldo e pagarci le bollette (ieri con il Vhs, oggi in streaming). Oppure, seconda opzione, spremi le meningi per un’idea che sia degna della gloria divina, a prescindere dalla riuscita economica o meno. In quest’ultimo caso abbiamo alcuni esempi niente male, pensiamo a titoli già citati in elenco da queste parti come The Blair Project, Paranormal Activity, It Follows, Skinamarink. Giusto per buttare giù qualche nome dal catalogo dell’Eurospin.
Oggi invece è il turno di Late Night with the Devil, che a dir la verità proprio low budget non è (finanziato perfino dagli Emirati Arabi Uniti), ma in confronto a certi titoli da copertina rimane comunque un prodotto realizzato con le briciole per acquistare la carta igienica durante le riprese di Dune.
Late Night with the Devil segue gli eventi di un episodio di un talk show trasmesso in tarda notte e andato in onda la notte di Halloween del 1977, durante il quale il conduttore tenta di aumentare gli ascolti invitando in studio una ragazza presumibilmente posseduta da un’entità maligna. E come potrà andare a finire? Ovviamente male.
L’idea c’è e funziona fin da subito, già dal trailer per essere sinceri. L’interesse è alto. Late Night with the Devil si presenta subito in grande stile grazie a un’ottima e suggestiva messa in scena, indubbiamente ciò che colpisce di più fin dai primi minuti. È tutto al posto giusto, uno studio televisivo e un dietro le quinte sono quanto basta per ciò che serve allo scopo. Ma un film non è solo messa in scena, e allora dalla sua gioca anche la scelta di David Dustmalchian come protagonista, qui nelle vesti del conduttore del talk Jack Delroy. Attore che finalmente si prende il suo meritato spazio dopo averlo visto a destra e manca nelle retrovie di produzioni altisonanti. Non sono male nemmeno alcuni momenti gore realizzati con effetti speciali di mero artigianato in stile Troma Production.
È chiaramente fin dalle intenzioni un film di poche pretese, ma ad avercene così. Ripetiamo: l’idea funziona e porta avanti tutta la baracca. Forse accade che proprio nell’ultima parte la scrittura viene meno e il finale sembra un po’ posticcio, con il dubbio che l’abbiano riscritto più volte per trovare una chiusa degna delle premesse, ma comunque resta un finale soddisfacente.
Eh sì, c’è qualche sbavatura qua e lì, ma che importa, d’altronde di horror ne abbiamo visti di tutti i colori (o meglio: dal grigio al nero) ambientati nei più disparati luoghi, mancava all’appello solo una diretta di un talk show televisivo e adesso ce l’abbiamo. Non è bellissimo? Altro che Maurizio Costanzo Show.
Late Night with the Devil fa esattamente quello per cui è stato pensato, ovvero di spassarsela. Sembrerà banale un’affermazione del genere, ma in un periodo in cui il mainstream è infestato di high horror che trasudano manuali universitari, allora non è poi così scontato che ci si diverta pure. Consigliatissimo.