Al Pacino e Robert De Niro non hanno certo bisogno di presentazioni, due nomi che hanno fatto la storia del cinema delle ultime decadi, tuttavia nelle loro lunghe e già affermate carriere non avevano mai avuto un incontro face to face sul grande schermo. Ci è voluto l’intervento di Michael Mann con una sceneggiatura scritta su misura di questi giganti di Hollywood. Heat – La Sfida è un poliziesco del ’95, diretto da uno dei più manieristici cineasti di Hollywood, alcuni associano il suo nome con la regia di Miami Vice e altri con Manhunter.
Heat è un’opera tecnicamente e narrativamente ineccepibile, in cui ogni cosa si trova al posto giusto e nel momento giusto, come una bella libreria ben ordinata. Fin dalle prime scene Michael Mann approfondisce l’aspetto introspettivo di qualsiasi personaggio del roster grazie a un superbo lavoro di scrittura, come avviene con la disastrata famiglia del tenente Hanna, o con l’amante di McCauley. Inoltre, con gli stessi livelli di intensità rispetto al filone narrativo principale, c’è spazio anche per una romance tra Val Kilmer e Ashley Judd. Ma naturalmente il merito va dato soprattutto ad Al Pacino e De Niro, entrambi elevano Heat ai livelli più alti del cinema.
Tanta carne al fuoco legata al filone principale studiata nei minimi dettagli, senza accavallamenti, e grazie al già perfetto lavoro di regia/montaggio in equilibrio tra l’introspezione psicologica e i momenti di mera azione, nel quale Mann, è il caso di dirlo, offre il meglio di sé. Non a caso la rapina in banca rimane ancora oggi tra le migliori mai realizzate sul grande schermo.
Lo spirito di Heat – La Sfida rimane l’attesa del faccia a faccia tra De Niro e Al Pacino, nella stessa scena e per la prima volta nella loro carriera, e questa lunga l’attesa, a metà film, non delude le aspettative, poiché per cause di forza maggiore è indubbiamente il momento clou. Una scena iconica piazzata all’interno di uno dei migliori heast movie della storia del cinema; un momento in cui Al Pacino e De Niro hanno l’occasione di conoscersi e scoprire di essere delle personalità non troppo distanti tra loro, con una personalità autodistruttiva e con una consapevolezza di quale sia il loro posto nel mondo. Un’occasione di reciproco rispetto tra i due, consci che prima a poi arriveranno ai ferri corti.
Heat – La Sfida, per tutte queste ragioni che abbiamo citato, si prende meritatamente il posto che gli spetta tra i classici del genere poliziesco, e non solo, poiché rappresenta un’opera monumentale destinata a salire nell’olimpo delle pietre miliari del cinema, sempre se non l’abbia già fatto.