Il 2 Febbraio di ogni anno a Punxsutawney, in Pennsylvania, si celebra il Giorno della Marmotta. Funziona grossomodo così: durante l’evento viene presa per mano questa marmotta (non ho idea di come sia scelta, magari estetici, boh), se la marmotta non rientra nella sua tana allora vuol dire che il freddo inverno finirà a breve, altrimenti ci sarà ancora molto da attendere prima dell’arrivo delle belle giornate pre-primaverili e le camicie hawaiane [link]. Il giorno della marmotta è una delle feste più folkloristiche d’America, divenuta celebre in tutto il mondo grazie a Ricomincio da Capo, in cui Bill Murray rimane bloccato all’interno dentro un loop temporale, proprio in questo giorno qui.
Adesso dimenticate tutto quello che ho appena scritto, eccetto il loop temporale, e aggiungete come contorno una bella invasione aliena degna del miglior fuhrer: ne uscirà Edge of Tomorrow – Senza Domani. Adattamento cinematografico della graphic novel All You Need Is Kill, scritta da Hiroshi Sakurazaka ed illustrata da Yoshitoshi Abe.
Il fuhrer non è nominato a caso dal momento che le citazioni riguardo la prima e la seconda mondiale sono molteplici: a partire dalla cartina dell’Europa mostrata all’inizio del film, in cui i confini dell’invasione aliena corrispondono esattamente ai territori occupati dai nazisti all’apice della loro forza durante la seconda guerra mondiale, oltretutto viene citata la battaglia di Verdun, storicamente considerata una delle più importanti vittorie del fronte occidentale durante la grande guerra. Nondimeno la località scelta per la controffensiva ricorda esplicitamente lo sbarco in Normandia. E così via.
La pellicola è un concentrato di fanta-action a tratti comedy, al motto di: Vivi-Muori-Ripeti. Espediente narrativo utile anche per fare delle ottime gag, in cui osserviamo un impacciato Maggiore William Cage (Tom Cruise) tra le fila dell’esercito di liberazione, in situazioni perlopiù da tragi-commedia di fantozziana memoria. Da questa prospettiva Edge of Tomorrow rientra nei canoni di un certo cinema anni ’90 , nel quale il connubio commedia/action erano la gioia del pubblico mainstream del tempo. In realtà è una dinamica ancora oggi valida, ma Edge of Tomorrow si differenzia per un taglio più adulto a dispetto dei Pg-13 dell’universo Marvel.
Edge of Tomorrow è un’ opera che accontenta sia gli appassionati sci-fi e sia gli amanti dell’action, a tratti divertente e adrenalinico, il ritmo non si ferma mai. Il gioco del loop temporale in funzione di mero entertainment è ben congegnato e dosato nel modo giusto, malgrado dialoghi non proprio originalissimi, però mai banali, forti di uno script bello e suggestivo.
Certamente non possiamo definirlo come un nuovo caposaldo del genere, ma perlomeno è apprezzabile nella sua onestà di fondo, senza furbate e senza quel paraculismo per accaparrarsi il compiacimento di ogni categoria del genere umano. Ad averne titoli così.