Commando | Recensione

Commando recensione

Non dirò mai che una volta era tutto più bello più giusto più sano, perché significa demonizzare il presente, le sue conquiste civili e tecnologiche, resuscitare un glorioso passato che non è mai esistito soltanto perché la nostalgia fa stare bene chiunque. Tuttavia non significa che il passato sia tutto da cestinare, perché ogni cosa vive dello spirito dei suoi tempi, e se parliamo di cinema negli anni ’80 nelle sale passavano film di pancia, di soddisfazione immediata, mero blockbuster usa e getta scritti di prima mano, in particolare nel caso degli action, il genere che richiede meno certificati scolastici possibili e immaginabili, film “facili” (il virgolettato è d’obbligo) sia per realizzarli e sia per comprenderli; buoni contro cattivi dentro un contesto bidimensionale. In tale circostanza negli anni ’80 due attori come Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger facevano a gara di cazzodurismo, vinceva chi uccideva di più e in modo più fantasioso, possibilmente con l’arma più grossa in dotazione. Commando è un testamento di quell’epoca lì.

Cazzodurismo

Commando è un classico dell’azione degli anni ’80 che vede protagonista Schwarzenegger nei panni di un ex soldato speciale, John Matrix. La trama è semplice e diretta: Matrix deve salvare sua figlia rapita da un ex comandante militare, interpretato da un sinistro e spietato Vernon Wells (nome meraviglioso!). Ciò che rende questo film davvero grandioso nel suo piccolo è naturalmente Schwarzenegger stesso, che porta sul grande schermo la sua caratteristica combinazione di muscoli e battute ficcanti. Difficile rimanere inerti di fronte Schwarzy che si lancia in una serie di assalti ed esplosioni con l’uso di armi e attrezzature al limite della guerriglia convenzionale: mitraglioni d’assalto, asce, dischi da flex, persino un lanciarazzi da elicottero; Commando è un manuale di problem solving per maschi alpha. I momenti action sono ignorantemente spettacolari, esageratamente esagerati, un fermo immagine di un’epoca ultra-machista e reaganiana.

Arte contemporanea

Ma non è solo l’azione ad essere memorabile in questo film, giacché gli one-liner di Schwarzenegger sono diventati leggendari e ancora citati oggi. “I’ll be back” è solo l’inizio: ci sono anche gemme come “Remember, Sully, when I promised to kill you last? I lied.” e “Let off some steam, Bennett.“, battute che hanno reso Schwarzenegger un’icona internazionale del cinema hollywoodiano de menare. Alla fine della giostra Commando offre esattamente ciò che promette: tanta ignoranza, un sacco di esplosioni, azione un tanto al kilo e freddure a ripetizione. Se stai cercando l’action più rappresentativo dell’epoca e che non richieda troppa attenzione allora Commando è il tuo profeta.