Adoro gli horror della A24, mi fanno sentire una persona migliore, più intelligente degli altri, però anche basta. La tensione e i jump scare sono il sale della vita di ogni horror che si rispetti, altrimenti dov’è il divertimento? Lo dicono anche in Scream 5. I tempi del Martedì Horror su Italia1 sono finiti da un pezzo, tuttavia non si dimenticano facilmente dato che l’orrore consisteva anche nel guardare film palesemente brutti, altroché ‘sta roba intellettualoide di oggi. Dove andremo a finire signora mia! Questo per dire che ho visto Barbarian, che mi ricorda tanto quel martedì lì, non perché sia brutto, anzi, ma lo ricorda nello spirito.
Casa, scantinato, tunnel, presenze; Barbarian è un horror old school stilizzato in chiave moderna, ti sussurra orgogliosamente la sua appartenenza ai classici attraverso una trama asciutta perlopiù circoscritta all’interno di un’abitazione, sebbene anche qui ci sia un flebile sottotesto #MeToo, senza però spiattellarci tutto in faccia come se fosse l’unica chiave di lettura per apprezzarlo.
Barbarian non necessità di notevoli capacità cognitive o una laurea in alta cinematografia sovietica, non serve riflettere sulla caverna di Platone per godersi appieno lo show. Stacca il cervello, spegni la luce, divertiti. C’è qualcosa nello scantinato! Scendi! Segui il buio! La magia di Barbarian è tutta qui, come un giro di montagne russe in cui la tensione sale e scende, ghigliottinata da momenti leggeri di stacco totale con il resto del film, che poi è proprio la sua particolarità.
Barbarian è un caso esemplare di come l’horror sappia in maniera camaleontica stare al passo con i tempi, un genere che fa di necessità virtù per non ritrovarsi in polverosi libri di specie estinte. Un rinnovamento utile anche al fine di evitare quell’effetto déjà-vu che da sempre rappresenta il pericolo più grosso per la sopravvivenza dell’horror, ove altrove invece è permesso. La sua forza è nel rimanere un genere talmente malleabile che può miscelare i classici e risputarli con un mash up funzionale alla causa.
C’è un tunnel segreto sotto la casa, corri a vederlo.