A Quiet Place | Recensione

Vi è mai capitato un bel chiodo a piedi nudi? No? beh allora sappiate che in A Quiet Place avviene una cosa del genere, e per giunta senza la facoltà di potersi sfogare con un urlo di dolore liberatorio, o perlomeno se si vuole continuare a vivere. Ecco per me questa è la scena madre del film, un mix tra un horror e una commedia slapstick come La Casa di Sam Raimi. Purtroppo però non una scena rappresentativa dato il tono serioso del film di Krasinski.

La civiltà per come la conosciamo non esiste più a causa di un’invasione aliena di creature in modalità “spacco bottiglia ammazzo famiglia”, nessun altra spiegazione è data. Ragione per cui qualcuno ha ironicamente teorizzato che A Quiet Place sia un altro spin-off di Cloverfield (se non ci credete ecco il link).

La trama è ambientata poco dopo i giorni dell’apocalisse e mette al centro del plot le vicende della famiglia Abbott, che per scappare dai mostriciattoli si è rifugiata in una tranquilla zona di campagna che tanto ricorda la beneamata provincia americana di zombie memoria. Un posto tranquillo in cui è più facile non destare rumori ed essere ascoltati da quei radar biologici delle loro prede. Parole sottovoce e passo leggero sono il nuovo stile di vita della famiglia Abbott, che per rendersi la vita ancora più difficile sfornano bebè dal rumore molesto facile. Adesso potete farvi un’idea più lucida su cosa significhi ficcarsi un chiodo sul piede in questa circostanza .

L’atmosfera ricorda un po’ il Signs di Shyamalan: La casa di campagna, la piantagione di granoturco, l’home invasione, eccetera. Come se non bastasse il finale appare quasi una scopiazzatura, ma non aggiungo altro, e comunque va bene così.

A Quiet Place è un horror atipico sulla falsariga di Get-Out (ma solo perché atipico, non perché c’entri qualcosa con il film di Peele) e cerca un’altra via di raccontare l’horror. A Quiet Place funzione bene nella prima parte, poi perde un po’ nella seconda fino ad un finale posticcio. Ma nel complesso è un horror educato e dalle buone maniere.