Pioggia Infernale | Recensione

Pioggia Infernale

Durante una violenta tempesta nel Midwest, un portavolari con tre milioni di dollari al suo interno rimane impantanato dentro un fosso, un’occasione per alcuni malviventi di rubare il malloppo, cambiare vita e andare a vivere alle Hawaii (questa l’ho aggiunta io, perché è bello così).

In gran parte dimenticato da tutti, miseramente floppato al box office e celebre solo da una nicchia (della nicchia) di cinefili scappati da un laboratorio sovietico, Pioggia Infernale è un heist movie genuino e spensierato tipicamente anni ’90, adrenalinico e divertente. In particolare salta all’occhio un’ottima messa in scena della classica cittadina del Midwest buona per tutte le stagioni, tuttavia in una veste differente dal solito, poiché allagata a causa dalle piogge stagionali e dall’apertura dei cancelli della diga antistante per evitare che lo straripamento del fiume faccia crollare tutto.

Un plot costruito a tavolino affinché l’arena di gioco diventi un parco acquatico a là Waterworld, e non a caso dato che il film fin dai primi istanti si presenta come un action in grado di soddisfare i nostri istinti primordiali tra inseguimenti acquatici, sparatorie e colpi di scena che lo rendono meno banale di quanto si possa immaginare. Passa spedito da heist movie a thriller-action nel giro di pochi minuti per la felicità di chi vive a pane e calci volanti. Nondimeno importante la presenza di figure di rilievo dello star system hollywoodiano degli anni ’90 come Morgan Freeman e Cristian Slater, a cui va dato il merito di alzare l’asticella qualitativa un po’ più in alto rispetto alla media degli action anonimi.

Nonostante un budget non irrisorio per l’epoca, Pioggia Infernale si presenta con un’anima da b-movie e poche pretese, onesto e pieno zeppo d’azione dall’inizio alla fine sulla falsariga del cinema di John Woo, non a caso inizialmente tirato in ballo per la regia. Malgrado il film non possieda quel tocco magico orientale, in ogni caso riesce a strimpellare le corde giuste per drogati di un certo cinema di genere. Consigliatissimo.