La Notte su di Noi | Recensione

La Notte su di Noi recensione

L’Indonesia con furore che non ti aspetti. Sono passati anni da quel capolavoro di The Raid diretto da Gareth Evans, l’action de menare più estremo di tutti i tempi. Malgrado sia trascorso parecchio tempo gli indonesiani non hanno dimenticato quell’esperienza simil rissa da bar, e col tempo quell’arcipelago dall’altra parte del mondo, così esotico a noi occidentali, è diventato una factory del cinema da combattimento, nella consapevolezza delle proprie possibilità che anche loro possono cimentarsi con roba da machismo d’antan, n’è convinto Timo Tjahjanto, collaboratore di Evans dai tempi dell’horror antologico V/H/S 2, e adesso regista di La Notte su di Noi, un crime-action con a bordo attori del cinema de menare indonesiano come Joe Taslim e Iko Uwais, entrambi usciti dalla divina scuola di The Raid.

MasterChef Indonesia

Diciamolo subito: La Notte su di Noi non raggiunge le vette di ciò che in realtà vorrebbe essere, cioè il nuovo The Raid, sia perché non possiede quel senso del ritmo lì, e sia perché il plot, per quanto più articolato del film di Evans, sa di banalmente già visto mille volte, e purtroppo è anche il caso di aggiungere che le coreografie delle scene d’azione alla lunga diventano piuttosto ripetitive fino alla sfinimento, sebbene promosse sul piano della messa in scena. Tuttavia Tjahjanto gioca il suo asso nella manica mediante una sana dose di gore difficile da trovare all’interno di questo genere, andando ben oltre The Raid. Difatti siamo di fronte alla sagra delle ossa rotte, spezzate in due con quella cattiveria tipica del lunedì mattina, e va bene così dal momento che da queste parti gli action ci piacciono così, con quella genuina violenza e fiumi di sangue che fuoriescono da qualsiasi parte del corpo. D’altronde tra ossa rotte, organi perforati e sbudellamenti vari, non si può dire che non ce la stiano mettendo tutta per far uscire l’istinto primordiale che c’è in noi.

Calci, tanti calci.

La Notte su di Noi è una lunga trafila di coreografie Silat con qualche pit stop deciso a tavolino per dire scemenze, giusto un pretesto per dare un po’ di tregua agli occhi. Non cercate altro, l’action di Tjahjanto è un circo di stuntman con lo scopo preciso di intrattenere il pubblico fino allo scontro finale tra le due superstar del cinema sud-orientale, il momento clou che vale tutto il prezzo del biglietto, e cazzo se vale. Non vi cambierà la vita, non aspettatevi chissà quale pietra miliare del cinema, tuttavia è utile come manuale d’istruzioni per usare un machete in cucina, e oltretutto è il vostro giorno fortunato dato che trovate il titolo in questione comodamente sulla piattaforma di Netflix.